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Oltre 40 organizzazioni in rappresentanza delle molte anime della società civile si sono riunite il 4 e 5 giugno a Roma in una convenzione sui diritti pubblici ed i beni collettivi, per denunciare quanto le vicende europee delle ultime settimane dimostrano chiaramente

Locandina Convenzione Cittadini europeo

Comunicato Finale

Roma, 6 giugno

Oltre 40 organizzazioni in rappresentanza delle molte anime della società civile si sono riunite il 4 e 5 giugno a Roma in una convenzione sui diritti pubblici ed i beni collettivi, per denunciare quanto le vicende europee delle ultime settimane dimostrano chiaramente: l'azione dei governi non ha fermato le speculazioni finanziarie e ciò che sta accadendo non solo sui mercati finanziari ma nell'economia reale lo ricorda in tutta la sua drammaticità.

Sono sempre più necessarie misure di carattere strutturale e la convenzione che ha animato le aule dell'Università Roma Tre rappresenta solo il primo passo di un lungo percorso. "Oggi parte una grande consultazione con la società civile per elaborare proposte da presentare alle istituzioni nazionali ed europee" dichiara il coordinatore della convenzione, Pier Virgilio Dastoli. "La protesta popolare si fa sempre più forte, come dimostra la convocazione di uno sciopero generale europeo per il 29 settembre da parte della confederazione dei sindacati europei. Allo stesso modo, nel corso dei nostri lavori, è emersa la necessità di scrivere un «Quaderno di proteste e di proposte» e di utilizzare alcuni strumenti come quello dell'iniziativa popolare previsto dal Trattato di Lisbona per agire su più fronti e chiedere che siano garantiti diritti come quello della cittadinanza di residenza, quello ad un' informazione libera e pluralista e quello ad un reddito minimo garantito." "E' indispensabile andare oltre il Trattato di Lisbona," continua Dastoli, "ma i tempi saranno lunghi e potremmo quindi chiedere di sfruttare il Trattato di adesione con la Croazia perchè siano inseriti dei protocolli e delle dichiarazioni per risolvere problemi emersi dopo la stesura di un trattato che appare già obsoleto. Per raggiungere un accordo politico ampio, sarà necessario che il Parlamento europeo ed i parlamenti nazionali promuovano la convocazione di una terza convenzione come quelle sulla carta dei diritti e sulla costituzione europea". Per giungere a questo risultato, le organizzazioni che hanno partecipato alla due giorni romana hanno deciso di rivolgere un appello ai partiti politici europei.

 

 Brochure e programma della Convenzione

 


Rassegna stampa

Sul sito di Radio Radicale all'indirizzo http://www.radioradicale.it/scheda/305001 è possibile ascoltare l'audio integrale dell'evento.

L'Unità
7 giugno 2010

DELL'UNIONE ECONOMICA

di Pier Virgilio Dastoli

Le improvvide dichiarazioni del portavoce del governo di centro-destra hanno fatto temere che anche l'Ungheria rischiasse il default e la crisi finanziaria è tornata ad allarmare l'Europa aprendo nuovi interrogativi sulla tenuta del progetto europeo. L'Unione non ha contribuito a promuovere la crisi ma ne sta pagando pesantemente le conseguenze scontando l'incapacità di partecipare al governo del processo di globalizzazione. Sei mesi dopo la sua entrata in vigore, il Trattato di Lisbona mostra quanto sia stata grande la miopia dei governi nell'aver rinunciato all'unione politica ed economica come condizione indispensabile per far vivere l'Unione monetaria. Riunite per due giorni nelle aule dell'Università Roma Tre su invito del Movimento Federalista Europeo, quaranta organizzazioni della società civile hanno avviato una riflessione comune per definire il contenuto di un progetto su beni pubblici e diritti collettivi che dovranno essere garantiti dall'Unione per andare oltre Lisbona ed al di là dell'emergenza. Il rilancio economico non spetta agli Stati perché essi non possono contemporaneamente risanare i conti ed investire nello sviluppo. Il rilancio deve farlo l'Unione. Esso deve essere rivolto ad erogare beni pubblici che ormai sono europei: le energie rinnovabili ed alternative, l'ambiente, la ricerca scientifica, le infrastrutture, le spese di cittadinanza, l'istruzione superiore, le politiche per interculturalità e inclusione nella società (un bene più grande della sola inclusione sociale). Secondo calcoli fatti da Quadro Curzio, i mercati finanziari possono fornire fino a mille miliardi di Euro per finanziare beni pubblici materiali mentre il bilancio dell'Unione dovrà assicurare i beni immateriali della cittadinanza sulla base di una riforma quantitativa e qualitativa delle entrate fiscali europee: quote delle imposte sul reddito delle persone (a pressione fiscale invariata), imposta sulle società, carbon tax e tasse sulle transazioni finanziarie. La due giorni romana si è conclusa con l'approvazione di un "quaderno di proteste e di proposte" che sarà ora sottoposto ad un ampia consultazione della società civile in vista degli Stati generali della cittadinanza europea. La rete italiana ha individuato due percorsi paralleli: la richiesta a parlamenti nazionali ed Europeo di promuovere la convocazione di una Convenzione secondo il modello di quelle sulla Carta dei Diritti e sulla Costituzione europea per andare oltre Lisbona e la promozione di una raccolta di un milione di firme per stimolare l'Unione a legiferare laddove le resistenze dei governi hanno frenato lo sviluppo di una vera cittadinanza europea.

 

Euro-net - Rete d'informazione
Convenzione dei cittadini europei su beni pubblici e diritti collettivi (http://www.synergy-net.info/default.cfm?fuseaction=dettaglio&obj=17758).

Skapegoat
Cittadini europei allavoro sui beni pubblici con il Mfe (Skapegoathttp://skapegoat.wordpress.com/2010/06/05/cittadini-europei-al-lavoro-sui-beni-pubblici-con-il-mfe/).

Il Velino
Roma, il 4-5/6 “Convenzione cittadini europei” con Flick e Boldrini (ilvelino.it/articolo.php?Id=1136643)
Ue, a Roma il 4 e 5 prima convenzione cittadini europei (http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1136876).

Perlapace.it
Roma, Convenzione dei Cittadini Europei sui Beni Pubblici e i Diritti Collettivi (http://www.perlapace.it/index.php?id_section=72&event_date=2010-06-04&id_event=1463&month=6&year=2010).

Romaeuropa Fondazione
http://www.romaeuropa.net/news/files/2010/05/ProgrammaConvenzioneRoma.pdf

FONDACA - Fondazione per la cittadinanza attiva
Prima convenzione dei cittadini europei su beni pubblici e diritti collettivi (http://fondaca.org/notizie/802-prima-convenzione-dei-cittadini-europei-su-beni-pubblici-e-diritti-collettivi.html).

Uffico Europa - Provincia di Caserta
Convenzione dei cittadini europei su beni pubblici e diritti collettivi, Roma 4 e 5 giugno 2010 (http://www.provincia.caserta.it/uec/?p=5941)

Ancitel - La rete dei Comuni italiani
http://www.gdc.ancitel.it/notizie.cfm?numb=78104

European Alternatives
Convenzione dei cittadini europei sui diritti collettivi (http://www.euroalter.com/?x=0&y=0&s=mfe&lang=en).

Diritti collettivi U.E.
Convenzione dei cittadini europei su beni pubblici e diritti collettivi (http://www.diritticollettivi.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=56:convenzione-dei-cittadini-europei-su-beni-pubblici-e-diritti-collettivi&catid=1:ultime&Itemid=50)

Europe Direct - Salerno e AIC
4-5 Giugno, a Roma, Convenzione dei cittadini europei sui beni pubblici e diritti collettivi (http://www.pstsa.it/europedirect/web/jsp/index.jsp?http_request=news&aa=2010&mm=5).

BUR.it -Bollettino università e ricerca
Convenzione dei cittadini europei sui beni pubblici e diritti collettivi (http://www.bur.it/2010/N_G_101348.php).

Europa Regioni - AICCRE
Convenzione dei cittadini europei sui beni pubblici e diritti collettivi (http://www.europaregioni.it/).

Innovatori PA
Convenzione dei cittadini europei sui beni pubblici e diritti collettivi (http://www.innovatoripa.it/pointers/2010/05/1142/convenzione-dei-cittadini-europei-su-beni-pubblici-e-diritti-collettivi).

Europe Direct - Rete italiana dei Centri di Documentazione Europea (CDE)
Convenzione dei cittadini europei sui beni pubblici e diritti collettivi (http://www.cdeita.it/eventi.htm).

  


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