La campagna del MFE per la Federazione Europea

Il Movimento federalista europeo invita a firmare le petizioni con cui si chiede alle massime autorità europee e nazionali di prendere da subito le misure necessarie per superare la crisi politica, economica e finanziaria dell'eurozona ed avviare le riforme istituzionali necessarie per creare un governo democratico a livello europeo.

Firma le petizioni!   Firma le petizioni!

Al Presidente del Parlamento Europeo
Al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente dell’Eurogruppo
Al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano

Noi, cittadini europei,
nel denunciare il fatto che oggi sono soprattutto i governi ad ostacolare la
realizzazione dell’indispensabile unione politica degli europei

rileviamo che l'unificazione europea ha assicurato per oltre mezzo secolo la pace, un benessere senza precedenti e il consolidamento della democrazia. Ma la crisi di questi ultimi anni ha mostrato che l’euro ha bisogno di istituzioni più forti per poter far fronte alle sfide della globalizzazione e, in particolar modo, c’è bisogno di un governo federale a livello  dell’Eurozona per promuovere un grande New Deal europeo, che garantisca uno sviluppo economico sostenibile ed il rilancio dell’occupazione.

Per superare questo stato di cose e riconquistare la fiducia dei cittadini è necessario avviare quelle riforme istituzionali per giungere all'unione fiscale, economica e politica, attraverso l’indicazione di tappe e scadenze vincolanti. Il consolidamento dell'Unione monetaria in una Unione federale è decisivo per rispondere positivamente alle sfide ed alle minacce di disgregazione dell’Europa.

Consapevoli della gravità del momento, e che l'unione fiscale, l'unione economica e
l'unione politica hanno una stretta interdipendenza e non sono realizzabili in
successione e separatamente l'una dall’altra, noi chiediamo

- che si crei un bilancio aggiuntivo dell’Eurozona, fondato su risorse proprie ottenute con imposte europee, come quella sulle transazioni finanziarie e la carbon tax, e sull'emissione di Union bonds, non dipendente dai governi nazionali e controllato democraticamente dal Parlamento europeo;
- che nel contempo venga risolto il nodo del governo democratico dell’Eurozona per garantire gli strumenti necessari per promuovere la convergenza tra i paesi membri dell’UEM attraverso: a) politiche di sviluppo e di solidarietà - in particolare introducendo un sistema europeo di assicurazione contro la disoccupazione; b) le necessarie riforme strutturali, instaurando un quadro di crescente fiducia reciproca a livello europeo, e riconquistando il consenso dei cittadini a favore del completamento del progetto europeo;
- che si avviino le riforme istituzionali indispensabili per garantire effettivi poteri di governo a livello dell’Eurozona e poteri di controllo democratico al Parlamento europeo, fissando già i tempi e modi per il completamento di una piena unione politica.

 

Al Presidente del Parlamento europeo
Al Presidente della Commissione europea
All'Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'UE
Al   Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministro degli Affari Esteri

Noi cittadini europei, consci della drammatica situazione in cui versa l’Europa:

- incapace di risolvere dopo sei anni la crisi greca, che minaccia la stessa sopravvivenza dell'euro;
- incapace di dare una risposta al dramma dell'immigrazione di centinaia di migliaia di uomini e donne in fuga dal Medio Oriente e dall'Africa, aree sempre più in balia del terrorismo estremista, di migrazioni interne incontrollabili, di Stati falliti o disintegrati, di conflitti politici, religiosi, etnici;
- incapace di affrontare in modo credibile, come mostra la gestione della crisi ucraina, le nuove sfide poste dalla ripresa del confronto USA-Russia nel nostro continente sul terreno della corsa agli armamenti sia convenzionali che nucleari;
- incapace di dotarsi di una politica estera e di sicurezza;

consapevoli del pericolo rappresentato

dalle forze populiste, euroscettiche e nazionaliste che mettono in discussione gli stessi fondamenti del processo di unificazione europea e la tenuta della democrazia in Europa e consapevoli al tempo stesso di quel che si può fare con gli attuali Trattati e di quel che esige un loro superamento;

chiediamo

- al Presidente della Commissione europea e all'Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza di promuovere una politica dell'immigrazione che superi il Regolamento Dublino 3 nonché le conclusioni dei recenti Consigli europei e che coinvolga le Nazioni Unite;
- al Parlamento europeo di fare dell'attuale legislatura una legislatura costituente attraverso una proposta organica di revisione dei Trattati da affidare ad una convenzione/assemblea costituente incaricata: a) di definire la struttura, le istituzioni ed i poteri dell'unione fiscale, dell'unione economica e dell'unione politica, che comprenda anche le competenze della difesa e della politica estera, tra gli Stati disponibili a compiere un tale trasferimento di sovranità, a partire da quelli dell'Eurozona; b) di stabilire i rapporti tra la federazione così costituita e gli Stati che continueranno a far parte della sola UE; c) di includere nel progetto costituzionale procedure di ratifica a maggioranza, eventualmente con un referendum europeo
a doppia maggioranza dei cittadini e degli Stati;
- al Governo italiano di farsi promotore di una cooperazione strutturata permanente nel settore della difesa, coinvolgendo gli altri Stati disponibili ed in grado di assumersi simili responsabilità per dare una prima parziale risposta a problemi sempre più im pellenti che riguardano la sicurezza.

 

 

 

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