Dino Rinoldi, Enrico Caruso e Augusto Ridella scrivono al sindaco di Ziano (Piacenza) che ha pensato di rimuovere dal municipio la bandiera dell'Unione europea.

LETTERA APERTA
Signor Sindaco Ghilardelli, ragioni con la testa per favore!

In piena emergenza Coronavirus, nella tragedia che il nostro territorio sta vivendo, abbiamo avuto notizia di uno spettacolo che in altri momenti definiremmo bizzarro, ed è invece inquietante. Lei ha rimosso l’altro giorno la bandiera a dodici stelle dell'Unione europea dalla facciata del Suo municipio, a Ziano, sostenendo che «Tornerà a sventolare solo quando avremo risposte concrete» da parte delle istituzioni europee.

Dobbiamo registrare che Lei, con le responsabilità che Le competono quale rappresentante d’una intera comunità locale, ignora che la Banca centrale europea ha già iniziato (determinando il calo dello spread) un programma di centinaia di miliardi di euro di acquisto di titoli di Stato per tutto il 2020, anche con superamento del tetto, prima previsto, del 33% su ciascuna emissione.
Lei ignora che la Commissione europea ha dato il via alla possibilità che l’Italia non osservi le regole di sano bilancio pubblico, andando oltre le clausole in materia contenute nel Patto di stabilità e crescita e disponendo così di liquidità immediata a deficit (certo così aumenta il macigno del nostro debito pubblico, oggi attorno al 135% di un PIL a sua volta da vent’anni ristagnante, unico esempio fra i 36 Paesi membri dell’OCSE); ciò ha consentito alle banche di aprire linee di credito e sospendere le rate dei mutui.

Lei ignora che sempre la Commissione ha reso possibile all’Italia di convertire al contrasto di quest’emergenza l’impiego di centinaia di milioni di euro di fondi strutturali e di coesione dell’UE il cui colpevole mancato utilizzo ne avrebbe altrimenti determinato la perdita. Lei ignora che ancora la Commissione europea ha manifestato la volontà di accettare che finanziamenti statali disposti in violazione della concorrenza, e altrimenti da annullare, siano in questo periodo leciti (così si sta sopportando la nazionalizzazione di Alitalia, vicenda che già tanto ha pesato, da tanti anni, sui portafogli degli italiani).

Lei ignora che la Banca europea per gli investimenti ha stanziato miliardi di euro per il sostegno a piccole e medie imprese, a società, a banche di promozione.

Lei ignora che l’Unione ha finanziato il rientro di cittadini italiani rimasti bloccati all'estero di fronte alla chiusura di frontiere nazionali.
Potremmo continuare ancora, ma non vogliamo coprirLa, Signor Sindaco, di troppi dati.

Ma siccome siamo certi della Sua onestà intellettuale, suggeriamo che una volta che Lei abbia deciso di ragionare con la Sua di testa, non con quella di altri, quando questo disastro sarà passato potrebbe organizzare un dibattito a Ziano, con la presenza della cittadinanza.
Un ultimo dato però ci sembra indispensabile: l’UE ha un bilancio annuale di circa 150 miliardi di euro e con esso deve sovraintendere a un imponente compito di libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali, ecc. Lo fa per 27 Stati membri e con un costo di personale (i famosi “eurocrati”, Signor Sindaco) che è all’incirca pari al costo di funzionamento, fra dipendenti diretti e società partecipate, del …Comune di Roma! Vogliamo quindi prendere la Sua esibizione di stampo futurista - un po’ fuori tempo - come rivendicazione di maggiori competenze da attribuire all’Unione europea, di ben maggiori finanziamenti per farle fare ciò che oggi non ha né i mezzi né le competenze giuridiche per fare. Stia con noi, Signor Sindaco, per pungolare lo Stato italiano a farsi promotore dell’azione per conseguire un vero bilancio federale dell’Unione, con risorse proprie adeguate a svolgere quei compiti cui gli Stati nazionali non sono in grado di adempiere da soli.
E a proposito di diritto: certamente Lei sa che la Sua azione di ammainabandiera è in violazione del diritto (anzitutto quello italiano, eh!), che obbliga all’esposizione della bandiera nazionale e di quella europea all’ingresso della Casa comunale.

Aspettiamo il Suo invito, Signor Sindaco, per il dibattito che auspichiamo nella bella e operosa Ziano. Invito nel palazzo del Comune; ma non costringa noi a portar la bandiera europea per evitarLe sanzioni a termini di legge. La esponga, Lei, la bandiera europea accanto al tricolore; bandiera europea che con le sue dodici stelle richiama le 12 tribù d’Israele, ma anche la corona di stelle della Signora che Giovanni fa apparire nell’Apocalisse. Il blu del manto di quella Signora è del resto proprio il colore di fondo della bandiera europea.

La ringraziamo dell’attenzione, Signor Sindaco, e sappia di poter contare sul nostro sostegno per il compito che con difficoltà e responsabilità anche Lei è chiamato ad assolvere in questi difficili frangenti, sapendo che non andrà tutto bene ma che tutti, come dice il Papa, siamo nella stessa barca. Barca che è meglio sia grande, non piccina e perciò in balia delle onde imprevedibili del destino.

Enrico Caruso
Augusto Ridella
Dino Rinoldi
Gruppo +Europa Piacenza “La Primogenita per la federazione europea”
Movimento Federalista Europeo-sezione di Piacenza

 

 

 

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