80 anni fa, in via Poerio a Milano, “in casa Rollier, una ventina di antifascisti provenienti dal carcere e dal confine che avevano risposto all’appello di Altiero Spinelli e di Ernesto Rossi e al loro Manifesto di Ventotene fondarono il 27-28 agosto 1943 il Movimento Federalista Europeo”. Così recita la targa che a Milano ricorda la nascita del MFE, richiamandone il ruolo politico “di avanguardia”: una nuova organizzazione politica, apartitica, composta da militanti provenienti da tutti gli ambienti sociali e culturali e concentrata esclusivamente sulla “difficile e lunga lotta per la costruzione di un’Europa libera e unita”.
Lo scorso 28 giugno la Presidente del Consiglio, nella consueta informativa alle Camere che precede i Consigli europei, ha toccato vari punti che sarebbero stati affrontati nella riunione dei giorni successivi, sottolineando più volte che il criterio che guida il Governo nella politica europea è quello della difesa dell’interesse nazionale. Il Comitato federale del Movimento Federalista Europeo, riunito sabato 1° luglio a Roma, ha voluto confrontarsi con questa affermazione e rimarcare la contraddizione insita nella tentazione di contrapporre l’interesse nazionale a quello comune europeo, soprattutto quando si è consapevoli, come lo è il Governo italiano, che servono soluzioni europee efficaci in materie cruciali, tra cui la politica migratoria, la politica estera, la governance economica e finanziaria.
Gli Stati europei in tutti questi anni non hanno saputo trovare un accordo per affrontare insieme con un vero piano europeo uno dei problemi più complessi e drammatici del nostro tempo. Chi accusa le istituzioni europee dovrebbe sapere che le soluzioni comuni non avanzano per colpa dei governi degli Stati membri; sono loro a mantenere la gestione del problema a livello nazionale e sulla base di una politica di tipo emergenziale.
Per questo è non solo necessario, ma anche assolutamente urgente, creare un nuovo approccio politico complessivo, attribuendo direttamente alle istituzioni europee la definizione delle norme e le scelte politiche di tipo strategico in questo campo, nel quadro di una profonda riforma dei Trattati che porti alla nascita di una vera unione politica federale.
La Direzione nazionale del Movimento Federalista Europeo si appella al Governo italiano perché si impegni attivamente a sostenere l’avvio di una Convenzione per promuovere un‘Unione europea politica, capace di difendere gli interessi degli Europei e dei suoi Stati membri e di promuovere il nostro modello di democrazia liberale, di economia sociale di mercato e i nostri valori di libertà.
Brussels, 28/03/2023
On 28 March 2023, the Union of European Federalists (UEF), along with the Citizens' Panel Ambassadors of the Conference on the Future of Europe (CoFoE) and the Spinelli Group, the European Parliament’s Intergroup of federalists-minded MEPs, is launching a Petition to the Council of the European Union calling for the reform of European Treaties. The revision of the current Treaty is essential to implement the conclusions of the CoFoE.
The UEF is now calling on European citizens to support the unprecedented democratic exercise of the Conference on the Future of Europe by signing the petition. By pressuring the Council to deliver on the recommendations of the Conference, we will ensure a sovereign and democratic Europe where the will of citizens is duly acknowledged and respected.
Sandro Gozi, President of the UEF said: "The Council does not share the sense of urgency that History is asking of Europe today. We need Treaty revision and the Council is kicking the can down the road. We must put the Council in front of its responsibilities to answer to the citizens’ will.”
Context
The Conference on the Future of Europe, which run from May 2021 to May 2022, drafted a series of recommendations to policymakers. All European institutions promised to ensure a proper follow-up of these proposals. So far, only the European Parliament decisively endorsed the full implementation of the CoFoE recommendations in its 9 June 2022 resolution calling for a Convention to draft new European Treaties.
The Council of the European Union failed to act on the recommendations of the CoFoE citizens. In a complete breach of its duties, the Council is refusing to answer to the European Parliament’s initiative. The Council cannot arrogate to itself the power to block democratic processes. Democracy must prevail, and the UEFs stand with the citizens of the CoFoE to see their recommendations adopted to the fullest.
The petition will be presented today at the European Parliament in the presence of Citizens' Panel Ambassadors of the CoFoE, MEPs, and representatives of the European civil society.
RESS CONTACT
Anna Echterhoff
Secretary-General of the UEF
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I federalisti europei, insieme ai Cittadini Ambasciatori della Conferenza, si rivolgono con forza al Consiglio dell'UE per dire basta al tentativo di ignorare la volontà chiaramente espressa dai cittadini nel quadro della Conferenza sul futuro dell’Europa e di boicottare la richiesta del Parlamento europeo per aprire il processo di revisione dei Trattati, sulla base proprio di quanto emerge dalle proposte elaborate nel quadro della Conferenza.
Per questo chiedono a tutti di sottoscrivere e diffondere questa Petizione al Consiglio dell’Unione europea (https://bit.ly/TreatyReformNow_ITA) perché il Consiglio rispetti la volontà dei cittadini e il lavoro della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Il Comitato federale del Movimento Federalista Europeo, riunito a Roma il 19 novembre 2022,
nel prendere atto del discorso di insediamento del nuovo Presidente del Consiglio e dei primi provvedimenti dell’esecutivo, ricorda al Governo la necessità di perseguire coerentemente una linea di responsabilità e affidabilità che permetta all’Italia di svolgere adeguatamente il proprio ruolo di Paese fondatore a livello europeo...
Come MFE ci auguriamo che sia il nuovo Governo, sia tutte le forze rappresentate nel nuovo Parlamento, vogliano convergere, nell’interesse dei cittadini, per diventare protagonisti della necessaria stagione di riforme europee, rilanciando innanzitutto il proprio sostegno alla proposta avanzata dal Parlamento europeo di avviare una Convenzione per la riforma dei Trattati.