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Il programma per il nuovo governo tedesco presentato mercoledì 24 novembre da SPD, Verdi e FPD contiene delle piacevoli sorprese per i federalisti europei: parole come riforma dei Trattati, convenzione costituente, Stato federale europeo non sono più tabù in Germania.

Il capitolo del documento dedicato all’Europa inizia con alcune affermazioni di principio che ai federalisti europei risultano familiari: “Un’Unione Europea più forte democraticamente, più capace di agire e strategicamente sovrana è la base per la nostra pace, prosperità e libertà E’ in questo quadro che noi affrontiamo le grandi sfide del nostro tempo”.
Subito dopo si passa alle proposte concrete, in linea con il dibattito che si è aperto in Europa ed in cui noi federalisti siamo impegnati: “Useremo la Conferenza sul futuro dell’Europa per le riforme. Supportiamo le modifiche necessarie ai Trattati. La Conferenza dovrebbe portare ad una Convenzione costituente e all’ulteriore sviluppo di uno Stato federale europeo, che sia decentrato e organizzato in accordo ai principi di sussidiarietà e proporzionalità e basato sulla Carta dei Diritti Fondamentali.”
E ancora: “Vogliamo rafforzare il Parlamento Europeo, ad esempio per quanto riguarda il diritto di iniziativa, preferibilmente nei trattati, altrimenti a livello interistituzionale.”
“Sosteniamo una legge elettorale europea unica con liste parzialmente transnazionali e un sistema vincolante per gli Spitzenkandidaten.”
Anche il Consiglio Europeo dovrà essere trasformato per avvicinarsi ad una Camera degli Stati: “Il lavoro del Consiglio deve diventare più trasparente. Prenderemo un'iniziativa per assicurare che le proposte della Commissione siano discusse pubblicamente in Consiglio entro un termine stabilito. Useremo ed estenderemo il voto a maggioranza qualificata nel Consiglio.”

I limiti  maggiori che il programma presenta sono quelli in merito alla riforma della finanza pubblica europea. Si tratta di un punto cruciale, che dovrà essere rivisto nel quadro delle altre richieste complessive che la coalizione avanza sul futuro dell’Europa. Le ambizioni europee del nuovo governo aprono infatti scenari  nuovi, indicando un obiettivo chiaro, lo Stato federale europeo, e precisandone alcuni contorni cruciali, accompagnati  dalla proposta concreta per perseguirli: valorizzare la Conferenza sul futuro dell’Europa perché possa portare ad una convenzione costituente.

Oggi Mattarella e Macron hanno firmato a Roma il Trattato del Quirinale, in cui si afferma che “Le Parti agiscono insieme per un’Europa democratica, unita e sovrana e per lo sviluppo dell’autonomia strategica”. Ci sono quindi le premesse perché la Germania dia finalmente una risposta positiva alla proposta francese per un’Europa che torni ad essere padrona del proprio destino, che Macron sta portando avanti dall’inizio del suo mandato, e che anche l’Italia si associ a questo progetto. Una prospettiva che i federalisti europei attendono da tempo e che li incoraggia a proseguire nella loro azione all’interno della Conferenza sul futuro dell’Europa e nella loro campagna per un’Europa federale, sovrana e democratica.


L'Unione Europea dei Federalisti ha diramato il comunicato stampa "Un grande passo verso l'Europa federale" in cui il Presidente UEF e parlamentare europeo Sandro Gozi esprime il proprio grande appressamento per il chiaro impegno dei partner della coalizione per la creazione di una Federazione europea: "sembra che i partner della coalizione abbiano letto il nostro proposition paper, visto che l'accordo dei partner contiene le posizioni dell'UEF, che si possono trovare riassunte di recente nel nostro appello "La nostra Europa federale, sovrana e democratica".

  


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