Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). E' possibile scegliere se consentire o meno i cookie. In caso di rifiuto, alcune funzionalità potrebbero non essere utilizzabili.

Informazioni
Logo MFE

  

Cari Amici e care Amiche,

come anticipato nella comunicazione del 26 novembre, vi trasmetto il resoconto della riunione del Comitato federale svoltosi a Roma il 23 novembre. In allegato, per vostra comodità, troverete nuovamente i documenti principali tra quelli già inviati con la mail di martedì 26.

Questa circolare è anche un promemoria per la riunione on line di lunedì 16 (ore 21) per parlare insieme della nuova fase della campagna e dei suoi strumenti. Link zoom: https://us06web.zoom.us/j/83404862853

Colgo l’occasione anche per un breve commento sull’elezione della nuova Commissione europea, ed in particolare per richiamare l’attenzione sul discorso programmatico di Ursula von der Leyen (allego il pdf, con alcune evidenziazioni mie). In questo momento di grande confusione e allarme a livello internazionale, nonché di estrema debolezza dei due Paesi motore del processo europeo entrambi in preda ad una crisi politica senza precedenti, è cruciale la capacità delle istituzioni europee, in primis Parlamento europeo e Commissione, di indicare sia il cambio di passo delle politiche cui gli Stati membri sono chiamati a dare il via libera (e analizzate e spiegate dai due Rapporti Draghi e Niinistö, insieme a quanto serve per il completamento del mercato unico indicato nel Rapporto Letta), sia la capacità di tenere fermo nei confronti dei governi la necessità e l’urgenza di una riforma dei Trattati per poter creare gli strumenti europei necessari e modificare la governance in modo da dare competenze, poteri di governo e risorse alle istituzioni europee. Sulla necessità di dotare l’UE di una politica fiscale e di bilancio autonoma è tornata pubblicamente anche Lagarde (audizione in Commissione Affari economici del PE, il 4 dicembre scorso), ma soprattutto la necessità di una riforma complessiva è stata ricordata con la solita fermezza e lungimiranza il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della visita del re di Spagna, dichiarando alla stampa “Nei nostri colloqui abbiamo rivolto lo sguardo all’Europa. Abbiamo condiviso una riflessione sul futuro che la nostra Unione dovrà avere in un contesto mondiale sempre più insidioso. La nuova legislatura e la nuova Commissione sono chiamati ad un compito, nell’Unione, che, allo stesso tempo, si presenta di grande impegno e ineluttabile, per una riforma complessiva dell’Unione, che riguardi i metodi decisionali, il rilancio della competitività, anzitutto attraverso il completamento del mercato unico e del sistema finanziario. Riforma che proceda con determinazione verso una vera e propria difesa comune europea”.

Per questo per il futuro dell’UE sono importanti le parole di Ursula von der Leyen di fronte all’Assemblea di Strasburgo il 27 novembre scorso. La stampa e molti dei commenti politici si sono soffermati sulle divisioni tra le forze politiche e le ricadute sul voto, sottolineando come la maggioranza ottenuta dall’intero collegio sia la più bassa di sempre e su come poggi sul consenso di una parte dei membri del Gruppo dei Conservatori (ECR). Sicuramente questo è vero, ed è il riflesso del peso crescente delle forze nazionaliste soprattutto negli Stati membri, e anche della sempre maggiore polarizzazione che spinge verso contrapposizioni ideologiche, oppure legate a tornaconti elettorali a breve; tutto ciò, però, non cambia il fatto che il banco di prova della nuova Presidente della Commissione sarà la capacità di promuovere l’agenda che ha presentato e di saper collaborare con il PE sulle proposte di riforma di cui l’UE ha bisogno Sarà questo punto cruciale che definirà la linea politica e la centralità o meno delle forze pro-europee nella nuova legislatura e la possibilità di non assecondare derive verso la destra anti-europea . Per quanto riguarda l’agenda illustrata da von der Leyen, è tarata sulle grandi sfide che l’UE deve affrontare nell’ambito della competitività e della sicurezza, e segue le indicazioni in particolare del Rapporto Draghi, evidenziando la necessità per l’UE di concentrarsi sul rilancio dell’innovazione, sul perseguimento della decarbonizzazione congiuntamente alla competitività, e sulla sicurezza (quest’ultima intesa in senso onnicomprensivo, come viene ben spiegata nel Rapporto Niinistö – vi allego un articolo de Linkiesta per un breve sunto di questo documento). Sono priorità che sta recependo anche il Consiglio europeo, come dimostra la dichiarazione dell’ultimo EUCO riunitosi a Budapest l’8 novembre scorso, mentre il prossimo avrà tra i punti all’odg la preparazione per rafforzare la sicurezza europea, come indicato nel Rapporto dell’ex Presidente finlandese. La condizione per avanzare su questi dossier, come di fatto ha ribadito von der Leyen - anche a fronte delle rinnovate sollecitazioni in tal senso da parte di PPE, SD e Renew Europe alla vigilia del voto in plenaria sulla Commissione – è la collaborazione tra Commissione e Parlamento europeo per “l’ambiziosa agenda di riforme di cui l’UE ha bisogno; “Credo”, ha sottolineato von der Leyen “che abbiamo bisogno di una riforma dei Trattati, dove può migliorare la nostra Unione. E su questo voglio lavorare con questa Assemblea”.

Si conferma pertanto il fatto – sostenuto anche a Roma durante il CF nelle due relazioni introduttive di Presidente e Segretaria, e nei documenti presentati – che i Rapporti predisposti per la Commissione, in particolare quello Draghi, ma non solo, costituiscono lo strumento con il quale è possibile spingere  – soprattutto se si crea quell’alleanza tra Parlamento europeo, Commissione europea, forze della società, partiti e qualche parlamento nazionale su cui si propone ai federalisti di lavorare in questa nuova fase della campagna - i Governi ad orientarsi verso una nuova strategia a livello europeo su competitività e sicurezza; una nuova strategia che pone con molta evidenza la questione di dover rimettere in discussione gli attuali assetti politico-istituzionali dell’UE e che quindi spinge verso una radicale riforma dei Trattati. In questo senso il nuovo Quaderno federalista incentrato sulle riforme necessarie per la realizzazione delle proposte del rapporto Draghi, si rivela uno strumento molto utile (vi ricordo qui il link: https://www.mfe.it/port/documenti/campagne/2024-convocazione-convenzione/241120-QF-Rapporto-Draghi.pdf )

Con i saluti più cordiali
Luisa Trumellini

Testo della circolare con il resoconto


Documenti allegati

Mozione approvata dal Comitato federale

Discorso di Ursola von del Layen al Parlamento Europeo

Articolo de Linkiesta

 

  


Segreteria nazionale

Via Villa Glori 8 - 27100 Pavia
C.F. 80010170183 - Tel.: 0382 530045 - Email: mfe@mfe.it

© Movimento federalista europeo 2024