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Informazioni
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Oggetto:

  1. Resoconto della riunione della Direzione nazionale del 13 maggio
  2. Allegati:
    Mozione approvata dalla Direzione nazionale 13 maggio "L'interesse europeo dell'Italia"
    Aggiornamento sulla Campagna "Treaty Reform Now"
    Programma dell’incontro nazionale dell’Ufficio del Dibattito a Firenze

Pavia, 26 maggio 2023

 Cari Amici e care Amiche,

sabato 13 maggio si è svolta a Milano la riunione della Direzione nazionale, alla presenza di una quarantina di militanti. I membri della Direzione presenti erano 17; quelli che hanno seguito via zoom erano 6. In tutto, si sono collegati circa venticinque militanti online.

I lavori si sono aperti con le due relazioni introduttive di Presidente e Segretaria che hanno presentato gli sviluppi all’interno della Commissione Affari costituzionali (AFCO) del Parlamento europeo circa il rapporto sulle riforme dei Trattati (che è in via di conclusione) e una mozione rivolta al Governo italiano. Castagnoli e Trumellini hanno riferito come nei due giorni a Strasburgo (appena conclusosi), in occasione degli eventi organizzati dall’UEF, i federalisti abbiano avuto modo di incontrare tra gli altri Guy Verhofstadt – nella sua veste di responsabile per il rapporto sulle riforme dei Trattati – che ha confermato che il rapporto ha ormai raggiunto un ampio consenso tra le grandi famiglie politiche e si appresta ad essere posto in votazione nella plenaria in estate, probabilmente a luglio.

Il Parlamento europeo si prepara quindi a porre nuovamente sul tavolo del Consiglio la richiesta di avviare una Convenzione per aprire la riforma dei Trattati, e al momento sembra che continui a farlo sulla base di proposte che – partendo dalle richieste dei Cittadini della Conferenza sul futuro dell’Europa – vanno ad incidere in profondità sull’assetto istituzionale dell’Unione europea, sulle competenze e sul bilancio.

Inoltre, nel secondo semestre 2023, la presidenza di turno del Consiglio è affidata alla Spagna, che esprime un governo che si è sempre schierato a favore del rafforzamento dell’integrazione politica europee e della necessità di porre mano alla riforma dei Trattati. Se è quasi certo che non potrà esserci l’avvio della Convenzione prima delle elezioni europee, perché i lavori finirebbero col sovrapporsi alla campagna elettorale, resta però un obiettivo realistico quello di ottenere che, su spinta della Presidenza spagnola, il Consiglio europeo prenda la decisione di convocare la Convenzione (serve per questo una maggioranza semplice, ossia di 14 Paesi) e che l’impegno venga accompagnato da una precisa roadmap, che stabilisca un calendario e un mandato con carattere vincolante.

In questo modo il tema del futuro dell’Unione europea e della sua riforma potrà essere portato al centro del dibattito politico elettorale; e in parallelo, il tentativo di dare una dimensione anche pan-europea a questo dibattito, attraverso una prima realizzazione delle liste transnazionali, permetterà di confrontarsi non tra destra e sinistra – cosa che, se esacerbata dalla costituzione di due fronti contrapposti, nel Parlamento europeo sarebbe inutilmente divisiva (il potere di fare le politiche è ancora in capo ai Governi, non al Parlamento europeo) e indebolirebbe la funzione dell’istituzione in questa fase, che deve essere compatta nel rivendicare i poteri che ancora non ha –, ma su come ci proiettiamo come Europei nei prossimi decenni. Come UEF e come MFE dobbiamo impegnarci perché si realizzi questo tipo di scenario, e cercare di far emergere gli schieramenti a favore dell’unione politica federale, contro lo status quo, all’interno delle forze politiche.

La mozione rivolta al Governo italiano deriva da questo quadro, da cui emerge chiaramente l’importanza che avrà la posizione dell’Italia in seno al Consiglio europeo per l’approvazione della Convenzione. Per questo l’altro aspetto del nostro impegno federalista deve essere rivolto alla politica nazionale, affinché si affermi la consapevolezza della posta in gioco e l’Italia possa svolgere un ruolo positivo nel processo. Nei confronti del Governo, in particolare (dato che la partita prende avvio a partire dalla posizione dei governi nazionali) è importante iniziare un lavoro di pressione per far penetrare il messaggio che il vero interesse dell’Italia coincide con la riforma dell’Unione in direzione di una vera unione politica. Nelle scorse settimane (con una dichiarazione del 4 maggio) nove Ministri degli Esteri (tra cui il nostro, insieme a quello francese, tedesco, spagnolo) si erano espressi a favore del passaggio del voto a maggioranza nel Consiglio sulle decisioni in materia di politica estera e di sicurezza (CFSP). Questa disponibilità da parte del Governo italiano è sicuramente un segno positivo, ma per noi federalisti è importante sottolineare – come spiega la mozione – che non basta per sbloccare l’impasse in cui si trova l’Unione europea, e che pertanto è necessario che questa iniziativa sia propedeutica al sostegno per l’avvio della Convenzione e per una riforma profonda dei Trattati.

Come punto finale della sua relazione, Luisa Trumellini ha fatto anche un breve rapporto sulla situazione finanziaria UEF, che si sta rivelando ancora preoccupante. Il MFE ha anche predisposto un documento che contiene l’analisi della situazione e alcune proposte di intervento, e che ha ricevuto il sostegno dell’EB. Vi hanno lavorato anche Matteo Roncarà nella sua funzione di Auditor e soprattutto Roberto Castaldi, che poi insieme ad Ilaria Caria ha preparato il piano e il bilancio per l’Operating Grant 2024. Nei prossimi due anni il ritorno ad una piena normalità finanziaria sarà uno dei temi che purtroppo resteranno centrali a livello europeo.

Dopo le due relazioni Claudio Filippi ha presentato il proprio rapporto come Tesoriere. Ha sollecitato in particolare le sezioni a procedere entro l’inizio dell’estate a consegnare la prima tranche di tesseramento.

Da parte sua, Raimondo Cagiano, per l’Ufficio del Dibattito, dopo aver sottolineato come questo organo stia lavorando per accompagnare con riflessioni approfondite le scelte politiche del MFE e il nuovo corso europeo reso necessario dagli sviluppi del processo globale, ha riferito dell’ottimo incontro di Ravenna del 29 aprile, e parlato del prossimo incontro nazionale a Firenze. Per quanto riguarda Ravenna, la registrazione dell’incontro verrà resa disponibile al più presto; anzi, ci scusiamo per il ritardo, dovuto al fatto che è un periodo davvero pienissimo di impegni.

Per Firenze, Cagiano ha illustrato il programma definitivo (in allegato), suddiviso in tre sessioni e incentrato sull’approfondimento dei valori fondanti dell’UE, visti anche come criterio in base al quale interpretare l’Unione europea e i processi politici in corso. Come potete vedere dal programma, ci saranno relatori molto prestigiosi. Unico neo, il fatto che a giugno Firenze è molto affollata e si trova con più difficoltà posto in albergo. Sotto questo aspetto, anche per contenere le spese, gli amici della sezione di Firenze consigliano di prenotare a Prato (collegata con la ferrovia a Firenze Rifredi, il quartiere un cui si trova la sede nuova del MFE dove si svolgeranno i lavori – presso la vecchia sede della Società di Mutuo Soccorso), o a Scandicci, collegata alla zona dei nostri lavori con la tramvia. Se ci fosse bisogno, contattateci come sempre al Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., e cercheremo di essere di aiuto.

Prima di iniziare il dibattito Davide Negri ha fatto una presentazione della campagna e delle tante iniziative di questo periodo, davvero ricco dal punto di vista della presenza federalista nelle varie città. La trovate in allegato.

Nel dibattito che è seguito ci sono stati sette interventi, che hanno ripreso e approfondito diversi aspetti delle due relazioni. Anche per quanto riguarda la mozione si è registrata una sostanziale unanimità che, quando il documento, dopo le repliche, è stato messo in votazione, ha portato alla sua approvazione unanime.

Non essendoci altri punti all’ordine del giorno, la seduta è stata quindi chiusa in anticipo alle 14.

Con questo vi saluto cordialmente, e vi auguro buon lavoro,
Luisa Trumellini
Segretario nazionale MFE


Allegati 

Mozione approvata dalla Direzione nazionale 13 maggio "L'interesse europeo dell'Italia"

Presentazione di aggiornamento sulla Campagna "Treaty Reform Now"

Programma dell’incontro nazionale dell’Ufficio del Dibattito a Firenze

  

  


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