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La costruzione dell’unità europea è un’impresa coraggiosa e lungimirante. E’ stata, ed è, la condizione necessaria per garantire la pace, il progresso, la solidarietà e la prosperità del nostro continente. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'Unione europea: ne ha goduto i vantaggi, ma ha anche avuto storicamente un ruolo di primo piano nell'evoluzione in direzione politica e federale del processo di integrazione.

Oggi, dopo più di 60 anni, nel processo di unificazione europea è all'ordine del giorno l'unione federale. Le sfide esistenziali che minacciano l'UE - gli squilibri economici insostenibili fra gli Stati membri, le gravissime minacce sul piano della sicurezza, l’emergenza migratoria, l’avanzata dei populismi nazionalistici - pongono drasticamente l'esigenza di superare in questi settori politici cruciali l'attuale metodo intergovernativo, inefficace e privo di legittimità democratica. Questo metodo è infatti costruito sul confronto tra governi e interessi nazionali; la contrapposizione alimenta la sfiducia reciproca e genera veti incrociati, che a loro volta impediscono sia di adottare le misure necessarie, sia di creare una solidarietà strutturale a livello europeo.

L'unica reale alternativa a questo sistema oggi in vigore è quella di un drastico avanzamento in direzione di una piena unione federale. Il primo nodo, su cui i governi nazionali più avanzati devono trovare un accordo, è quello del completamento dell’unione monetaria attraverso la creazione di una vera unione economica, fiscale - con un bilancio ad hoc di dimensioni adeguate per l’area euro - e politica, superando l’attuale sistema intergovernativo fondato soltanto su regole e creando un vero governo economico europeo fondato su istituzioni politiche di natura democratica e federale. La costruzione di questo primo nucleo di sovranità europea permetterà inoltre di rafforzare e far evolvere in senso federale la cooperazione nei campi della difesa, della politica estera, della gestione del problema migratorio e della sicurezza interna.

L'Italia ha tutto l'interesse a sostenere questa svolta e ad esercitare un ruolo federatore. Si tratta di un impegno che, nel nostro Paese, devono saper assumere tutte le forze politiche e sociali favorevoli ai valori su cui si fonda l’Europa: la pace, l’unità, la democrazia, la solidarietà.

Questo implica:

  • contrastare le forze nazionaliste e populiste, evitando di fare concessioni agli argomenti faziosi antieuropei e contrapponendo loro un grande disegno di riforma dell'Europa - e quindi dell'Italia;
  • condividere un forte impegno per il risanamento finanziario e per le riforme che sono indispensabili per ridare slancio al sistema-paese;
  • sostenere le riforme di natura federale necessarie subito nell'Unione europea, a partire da quelle della governance dell'eurozona;
  • unirsi in uno schieramento trasversale in nome del comune obiettivo della creazione di un'Europa federale.

IL MFE si impegnerà a tutti i livelli affinché tutte le forze che credono nei valori della pace, della libertà, del progresso, della solidarietà facciano sentire la propria voce e si mobilitino: per chiedere un’Europa federale che sappia difendere e far vivere nel mondo il suo progetto e il suo modello di convivenza pacifica. Oggi e per le generazioni future.

  


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