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Il 9 maggio, giorno della Festa dell'Europa in cui celebriamo la scelta storica compiuta dagli europei nel 1950 e in cui salutiamo con speranza l’avvio della Conferenza sul futuro dell'Europa, l’Unione dei federalisti europei (UEF) lancia l’Appello La nostra Europa federale, sovrana e democratica, sottolineando l'importanza di questo momento storico e delle sfide politiche che l'Unione europea deve affrontare.

"Per le forze che credono in un'Europa federale, sovrana e democratica, questo è il momento dell'impegno e della mobilitazione", sottolinea Sandro Gozi, Presidente dell'UEF e parlamentare europeo. “La Conferenza è un’opportunità irripetibile per discutere insieme, cittadini e rappresentanti politici, come costruire la nostra Europa, che deve diventare federale, sovrana e democratica. Non dobbiamo sprecarla, serve il massimo coinvolgimento di tutti.”.

9 MAGGIO FESTA DELL’EUROPA
AL VIA LA CONFERENZA SUL FUTURO DELL’EUROPA

L'UEF insieme al Gruppo Spinelli lancia l’Appello europeo
La nostra Europa federale, sovrana e democratica

 

Il 9 maggio, giorno della Festa dell'Europa in cui celebriamo la scelta storica compiuta dagli europei nel 1950 e in cui salutiamo con speranza l’avvio della Conferenza sul futuro dell'Europa, l’Unione dei federalisti europei (UEF) lancia l’Appello La nostra Europa federale, sovrana e democratica (www.lanostraeuropafederale.it), sottolineando l'importanza di questo momento storico e delle sfide politiche che l'Unione europea deve affrontare.

"Per le forze che credono in un'Europa federale, sovrana e democratica, questo è il momento dell'impegno e della mobilitazione", sottolinea Sandro Gozi, Presidente dell'UEF e parlamentare europeo. “La Conferenza è un’opportunità irripetibile per discutere insieme, cittadini e rappresentanti politici, come costruire la nostra Europa, che deve diventare federale, sovrana e democratica. Non dobbiamo sprecarla, serve il massimo coinvolgimento di tutti.”.

L’Appello, promosso da Sandro Gozi per l’Unione dei federalisti europei, Brando Benifei per il Gruppo Spinelli del Parlamento europeo, Eva Maydell, in qualità di Presidente del Movimento europeo internazionale, e da membri del Board del Gruppo Spinelli di tutte le famiglie politiche pro-europee, tra cui Guy Verhofstadt, Co-chair per il Parlamento europeo del Board della Conferenza, e due Vicepresidenti del Parlamento europeo, Dimitrios Papadimoulis Fabio Massimo Castaldo, è stato sottoscritto da alcune centinaia di personalità europee, del mondo della politica, dell’accademia, della cultura, del lavoro e dell’impresa, della società civile. Amplissima l’adesione tra i parlamentari europei e nazionali di diversi paesi, tra cui moltissimi italiani di tutte le forze politiche, e da intellettuali di tutta Europa; tra tutti vogliamo ricordare Mario Vargas Llosa, Javier Cercas e Daniel Cohn Bendit. In Italia ricordiamo tra i tanti: Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi, Giuseppe Conte; tra i numerosi parlamentari anche le due vicepresidenti del Senato Anna Rossomando (PD) e Paola Taverna (M5S); Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna e Presidente del CCRE (Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) e Presidente italiano della sezione nazionale (AICCRE); Antonio Decaro, Sindaco di Bari e Presidente ANCI; Michele De Pascale, Sindaco di Ravenna e Presidente UPI (Unione Province Italiane); Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, Giuseppe Cassì, Sindaco di Ragusa. Tra gli studiosi Gianfranco Pasquino e Nathalie Tocci (Direttore IAI); e poi i tre Segretari generali di CGIL, CISL, UIL (Maurizio LandiniLuigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri), e il Segretario generale della Confederazione europea dei sindacati (CES), Luca  Visentini.

A seguire il testo dell’Appello con i primi firmatari. La lista completa verrà resa ufficialmente pubblica il 9 maggio sul sito dell’Unione dei Federalisti europei (www.federalists.eu). La raccolta delle adesioni prosegue on line (www.lanostraeuropafederale.it)


Pavia, 7 maggio 2021

 

 

La nostra Europa federale, sovrana e democratica

 

Nei momenti storici di grande cambiamento, se le comunità vogliono governare i nuovi processi ed evitare di cadere in un declino irreversibile, devono saper adattare le loro istituzioni. L'Unione europea, dopo la fine della guerra fredda, ha adattato le sue istituzioni con un primo passo cruciale creando l'unione monetaria; ma non è stata in grado di concordare una vera politica fiscale e sociale per l'euro. Più tardi, con il Trattato di Lisbona, ha rafforzato il ruolo legislativo del Parlamento europeo, ma anche in questo caso non è riuscita a creare una vera unione economica e politica per completare l'euro. 

Come conseguenza, l'Unione europea si è trovata priva degli strumenti adeguati per reagire efficacemente alle sfide e alle crisi dell'inizio del XXI secolo: il crollo finanziario del 2008, i flussi migratori del 2015-2016, l'ascesa del nazional-populismo, fino al referendum sulla Brexit nel 2016. Questo ha determinato anche il rafforzamento del ruolo dei governi nazionali - inclusa un'eccessiva concentrazione di potere in seno al Consiglio europeo, bloccato da veti nazionali incrociati - e l'incapacità cronica di sviluppare una politica estera comune in grado di promuovere gli interessi strategici comuni dell'Europa. 

Oggi, tuttavia, stiamo vivendo una storia diversa. Di fronte a una crisi sanitaria senza precedenti e al crollo delle sue economie, l'Europa ha reagito unita, mostrando una nuova volontà politica e indicando la via da seguire per il futuro dell'integrazione europea: ha posto le fondamenta per un’Europa della Salute con una strategia comune di vaccinazione senza precedenti, e ha dato vita ad un piano di ripresa finanziato da un debito comune che dovrà essere ripagato da tasse europee sui giganti digitali e finanziari e sulle emissioni inquinanti. Si tratta di un piano federale che deve diventare permanente perché fa compiere un grande salto all’Unione europea verso la creazione di un'Unione finanziaria e fiscale capace di affermare la sovranità europea sia all'interno che all'esterno. 

In questa prospettiva, come cittadini europei, noi ora aspettiamo con grande speranza l'inizio della Conferenza sul futuro dell'Europa. Sarà il modo migliore per riunire cittadini, rappresentanti della società civile, ONG, sindacati, rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, per discutere e decidere come procedere per adattare le nostre istituzioni e completare la costruzione della nostra Europa federale: avendo chiaramente in mente che le decisioni fondamentali sul debito comune e sulla tassazione non possono rimanere indefinitamente nelle sole mani dei governi nazionali, ma devono essere prese in modo efficace, trasparente e democratico. 

Noi oggi abbiamo bisogno e vogliamo un'Unione politica forte e legittimata, dotata delle necessarie risorse finanziarie e in grado di affrontare le grandi sfide transnazionali del nostro tempo, per agire con efficacia su un'ampia gamma di politiche, che vanno dal cambiamento climatico, alle crescenti disuguaglianze sociali, alla salute e alla migrazione, fino agli affari esteri e alla difesa. Per questo chiediamo anche di rafforzare la democrazia a livello europeo, con veri partiti e movimenti politici europei e con vere campagne elettorali europee che prevedano una circoscrizione elettorale pan europea con liste transnazionali guidate dai candidati alla presidenza della Commissione europea. 

Noi ci battiamo per un'Unione che, allo stesso tempo, sia una comunità di destino e di valori e un modello per il mondo che nasce: per mostrare come vivere in pace, per costruire la solidarietà transnazionale e sociale e per rendere vincolante la protezione dei diritti umani, lo stato di diritto e le libertà fondamentali. 

Crediamo fermamente che il nostro futuro sia in un'Europa democratica e sovrana. Il tempo per realizzarla è ora: ora o mai più. Non sprechiamo questa opportunità

Primi firmatari: 

Sandro Gozi
Presidente dell’Unione dei Federalisti Europei (UEF) e Parlamentare europeo (Renew Europe) 

Brando Benifei
Presidente del Gruppo Spinelli e Parlamentare europeo (Socialisti & Democratici, S&D) 

Eva Maydell
Presidente del Movimento Europeo Internazionale (EMI) e Parlamentare europea (Partito popolare europeo, PPE

Esteban González Pons
Vicepresidente del Gruppo del Partito popolare europeo (PPE) del Parlamento europeo 

Danuta Hübner
già Commissaria europea, Portavoce per il gruppo del PPE nella Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo 

Domènec Ruiz Devesa
Vicepresidente dell’UEF e Portavoce per il gruppo S&D nella Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo. 

Gabriele Bischoff
Vicepresidente di Europa-Union Deutschland (EUD), Vicepresidente della  Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo  

Pascal Durand
Portavoce per il Gruppo Renew Europe nella Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo. 

Daniel Freund
Parlamentare europeo del Gruppo Verdi / Alleanza libera europea, Membro dell’Executive Board della Conferenza sul futuro dell’Europa 

Damian Boeselager
Portavoce per il Gruppo Verdi / Alleanza libera europea nella Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo 

Dimitrios Papadimoulis
Vicepresidente del Parlamento europeo, Gruppo della Sinistra GUE /NGL 

Fabio Massimo Castaldo
Vicepresidente del Parlamento europeo, Movimento 5 Stelle

 

  


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