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E' tempo di fare gli Stati Uniti d'Europa

Europa federale o Europa delle nazioni?

La vera posta in gioco in questa nuova legislatura

Composizione del nuovo PE

Anche se a prima vista i risultati delle elezioni europee non cambiano molto i numeri della maggioranza uscente all’interno del Parlamento europeo – e confermano l’impossibilità di maggioranze alternative – è innegabile che il voto che si è appena concluso abbia rappresentato un vero e proprio terremoto negli equilibri politici.

Dal 17 al 19 luglio i federalisti europei sono stati presenti all’insediamento del Parlamento europeo con alcune iniziative e una manifestazione per chiedere che il nuovo Parlamento continui a supportare la battaglia per la riforma dei Trattati UE.

Qui trovate le informazioni e alcune fotografie di queste tre giornate →

È tempo di fare gli Stati Uniti d'Europa

L'urgenza di riformare gli attuali Trattati

La campagna sui canali video e sui social media

Canali video e social

  • Focus Europa su Twitch.tv
  • Dibattiti ed eventi
  • "EU Treaty Reform" made simple

Dichiarazione d'impegno dei candidati

Dichiarazione d'impegno dei candidati

  • Elenco degli eletti che hanno sottoscritto la dichiarazione 
  • Firmatari suddivisi per circoscrizione e partito
  • Testo (scaricabile) della dichiarazione
  • Volantini

L'Europa federale nei programmi dei partiti

L'europa federale nei programmi dei partiti

QUALE FUTURO PER L'EUROPA?
La scelta è nelle tue mani

Calendario degli eventi

Calendario degli incontri con i candidati

  • Incontri con i candidati
  • altri eventi della campagna

Memorandum dei federalisti europei

Memorandum dei federalisti europei →

• Le riforme di cui l’Unione Europea ha bisogno
• Come rivedere i Trattati: la necessità di una Convenzione

Documenti per la campagna

Manifesto dell'UEF →

per un'Europa federale. L'urgenza di superare gli attuali trattati.

Quaderni per la riforma dei Trattati →

Documenti di analisi sui temi della campagna.

Le azioni dei federalisti

Nei giorni che hanno preceduto le elezioni europee, i federalisti europei si sono mobilitati per diffondere la consapevolezza della necessità della riforma federale dell'UE tra i cittadini, gli esponenti politici, gli Enti locali, le associazioni di categoria e di volontariato.

L'MFE al Salone Internazionale del Libro di Torino
Assemblee dei cittadini e appelli degli Enti locali
L'azione nel parlamento italiano

Altri progetti

Lettera Europea
Webinar sul Rapporto Draghi
Riunione dell'Ufficio del Dibattito a Cagliari
Progetto panchine europee

ASSOCIAZIONI COLLEGATE

Union of European Federalists
Gioventù Federalista Europea
Young European Federalists
World Federalist Movement / Istitute for Global Policy
Movimento Europeo - Italia
Associazione Europea degli Insegnanti (AEDE)

Associazioni / iniziative alle quali l'MFE aderisce

 
Campain for a United Nations Parlamentary Assembly
We the People
Rete italiana Pace e Disarmo
Fermiamo la sete del Pianeta
 

Fermiamo la febbre del Pianeta

Un Piano Mondiale per l’Ambiente, la Sanità, l’Immigrazione e il Lavoro

Un ruolo attivo dell’Unione Europea

 

Versione scaricabile in Pdf >>

La divisione dell’umanità in Stati nazionali sovrani impedisce di affrontare efficacemente i problemi globali, tra i quali il mutamento del clima dovuto all’attività dell’uomo, le pandemie, l’immigrazione e il lavoro.

Il superamento di  tale divisione , a partire dall’Europa, mediante la creazione della Federazione Europea, è fondamentale per poter decidere interventi immediati, incisivi e consistenti per la riduzione a livello planetario  delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, senza i quali l’aumento della temperatura media continuerà senza soste in tutto il Pianeta, mettendo in serio pericolo la salute di tutte le specie viventi, compresa quella umana , che è la maggiore responsabile dell’attuale livello  di degrado del Pianeta.

Basta con l’inerzia e l’egoismo degli Stati

Fino ad ora non sono stati adottati provvedimenti significativi, politica o misura, a livello globale capaci di contrastare la situazione climatica che sta diventando irreversibile. L’accordo raggiunto alla COP 21 di Parigi è del tutto insufficiente per ridurre le emissioni di CO2, avendo lasciato tale compito al solo mercato. Molto grave, a livello mondiale, è anche la situazione sanitaria dovuta ai circa quaranta nuovi virus causati dai cambiamenti climatici, l’ultimo dei quali è il Covid 19. Sempre più grave è anche la situazione che riguarda i problemi delle migrazioni di massa, anch’esse provocate da problemi ambientali, derivanti dai cambiamenti climatici e la disoccupazione crescente che necessita di un reddito universale erogato sulla base dell’adesione all’ “esercito mondiale del lavoro “, con relativa  “leva mondiale  del lavoro “.

Occorre quindi ridurre le emissioni di CO2 a partire dalla Conferenza dell’ONU sul clima (COP 26), che si terrà  a Glasgow in Scozia , affidando la stabilizzazione del clima a istituzioni internazionali adeguate al carattere globale della sfida climatica  che,  come la sfida della sanità, della salute , dell’immigrazione e del lavoro,  non possono essere affrontate unilateralmente da nessun Stato del Mondo.

Bisogna affrontare insieme le sfide

È necessario che i principali Stati (Stati Uniti, Unione Europea, Cina, India, Russia, Brasile, Messico, Giappone, Sud-Africa) affrontino insieme la sfida climatica, quella sanitaria ,  quella dell’immigrazione e quella del lavoro,  con un atto di grande rilievo politico e di risonanza mondiale da adottarsi  in Scozia alla COP 26 o nei mesi immediatamente successivi.

Un Piano Mondiale per l’Ambiente, la Sanità, l’Immigrazione e il Lavoro

Occorre prevedere l’assunzione di impegni vincolanti da parte degli Stati e la costituzione di un’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente, la Sanità , l’Immigrazione e il Lavoro (OMASIL), con sede a Ginevra, dotata di reali poteri, gestita da un’Alta Autorità indipendente e che disponga di adeguate risorse finanziarie proprie.

Detta Organizzazione Mondiale costituirà lo strumento per gestire insieme sia le emergenze ambientali globali e anche quelle sanitarie , dell’immigrazione e del lavoro.

L’OMASIL aiuterà i paesi in via di sviluppo a condividere la diminuzione di emissioni di carbonio (CO2) e interverrà nelle emergenze sanitarie , dell’immigrazione e del lavoro fornendo loro, da parte dei paesi sviluppati, una considerevole quota di sostegno finanziario, tecnologico e umanitario.

Il modello di Istituzione proposto è quello della Comunità Europea del carbone e dell’acciaio (CECA) nel processo di unificazione europea.

Una carbon tax , una T.T.F. e una web digital tax  mondiali

I mezzi finanziari propri per l’OMASIL devono derivare da entrate fiscali  con  l’istituzione di una carbon tax , una T.T.F e una web digital tax mondiali. L’Unione Europea ha la capacità e la volontà di assumere un ruolo di leadership nella conversione in senso ecologico dell’economia e della società mondiale, nella costruzione di un sistema sanitario mondiale e di tutela dei migranti e dei disoccupati. Lo dovrà dimostrare istituendo subito una carbon tax, una TTF e una web digital tax europea tra i paesi dell’eurozona e proponendo, a partire dalla COP 26 di Glasgow, la costituzione di un’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente, la Sanità , l’Immigrazione e il Lavoro(OMASIL) a cominciare da quegli Stati che fin d’ora sono disponibili.

Noi cittadini europei, chiediamo:

  • Un ruolo di iniziativa e di avanguardia per l’Unione Europea nella conversione ecologica dell’economia e della società, nella tutela dei diritti di tutti i cittadini del Mondo, attraverso l’Istituzione di un reddito universale esteso ovviamente  anche ai cittadini migranti.
  • Il completamento dell’Unione Federale dell’Europa con la creazione di un governo democratico europeo responsabile innanzi al Parlamento europeo, capace di parlare con una sola voce , al fine di consentire all’Unione Europea di svolgere tale ruolo con efficacia.

Avanti verso la Federazione Europea per arrivare a un Parlamento Mondiale e a un Governo democratico del Pianeta.                     

Unire l’Europa per unire il Mondo

Firma questa petizione in uno dei siti sotto indicati

Istituto di Studi sul Federalismo e l’Unità Europea “Paride Baccarini “ www.istitutoparidebaccarini.eu

Europa in Movimento -  www.europainmovimento.eu

Centro Einstein di Studi Internazionali di Torino – www.centroeinstein.it


 

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