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Gli strumenti della campagna (con il materiale scaricabile) →

Il ruolo dei federalisti e i contenuti della campagna 'È tempo di fare gli Stati Uniti d’Europa'

Al consenso ampio di esponenti del mondo intellettuale e politico e di larga parte dell’opinione pubblica sulla necessità di un’Europa “sovrana e democratica”, non corrisponde però al momento la volontà politica da parte dei governi, che restano “i padroni dei Trattati” e sono la componente chiave per poter avviare la riforma dell’Unione europea. Per questo, il nostro ruolo è innanzitutto quello di cercare di incanalare questo ampio consenso nella direzione di una forte pressione sui governi a sostegno dell’unione politica federale e della creazione di una sovranità europea democratica. In questa ottica, dobbiamo evidenziare i limiti istituzionali dell’UE e le riforme necessarie per trasformarla nell’Europa efficace che tanti auspicano. Così come, di fronte ai due nodi fondamentali del momento che richiedono la costruzione di una sovranità condivisa – la difesa e le risorse –, dobbiamo sottolineare che anche i passi intermedi nella loro realizzazione per funzionare devono essere coerenti con l’avvio di un’integrazione sovranazionale.

Per riuscire ad avviare una riforma dell’Unione in senso federale sarebbe necessaria un’iniziativa di una leadership occasionale, a partire da Francia e Germania, in grado di coagulare il consenso di almeno un’avanguardia di Stati, rispetto alla condivisione di sovranità a partire dalla difesa e dalle risorse. Gli strumenti utilizzabili, anche già sperimentati in passato, potrebbero essere molteplici: le Cooperazioni strutturate permanenti (PESCO) , ma anche nuovi strumenti giuridici (opt-out a Maastricht), Trattati al di fuori del quadro dell’UE ma negoziati con e favoriti dalla Commissione (Schengen), Trattati fuori dal quadro dell’UE con prospettive di comunitarizzazione (Meccanismo Europeo di Stabilità) o che facevano riferimento e ricorso alle istituzioni UE (Fiscal Compact). Dopo il colossale fallimento della Brexit, quasi nessuno propone più l’uscita dall’UE, e quindi l’integrazione differenziata e l’avanguardia diventa ancora più importante per permettere al processo di progredire.

L’attuale debolezza dei governi, in particolare in Francia, ma anche in Germania, richiede però che per incentivare i governi, si sviluppi una forte pressione per il cambiamento, sia da parte delle istituzioni europee stesse, sia dei cittadini e della società civile; nel quadro attuale tale pressione diventa una condizione importante, addirittura necessaria, per spingere i governi ad agire.

Per quanto riguarda le istituzioni europee è soprattutto il Parlamento europeo che deve trovare la forza politica di premere sui governi (anche cercando alleanze con la Commissione, che potrebbe essere un tramite in tal senso) anche usando i propri poteri in opposizione al Consiglio e rivendicando maggiori poteri sia di iniziativa che di controllo democratico. I federalisti propongono inoltre che si lavori per le Assise interparlamentari, ossia una Conferenza del Parlamento europeo e di delegazioni dei parlamenti nazionali per rilanciare insieme il processo di integrazione politica e di rafforzamento dell’UE nei settori strategici.

Per quanto riguarda invece la mobilitazione “dal basso”, in Italia, dato il quadro politico, si tratta di lavorare a livello delle sezioni (e dei centri regionali) per mobilitare tutte le forze politiche, sociali, civili, di categoria per premere sul governo e sulla classe politica nazionale ed europea, facendo emergere il consenso attivo e incanalandolo nella richiesta di far progredire la costruzione dell’Europa federale. Parallelamente, a livello nazionale bisogna lavorare per avvicinare le forze responsabili di governo e di opposizione perché collaborino quando è in questione il futuro dell’Europa e il ruolo dell’Italia nel quadro UE. Bisogna sottrarre il tema europeo alla polarizzazione strumentale per permettere all’Italia di contribuire al processo di unificazione.

Le riforme necessarie per avviare la nascita degli Stati Uniti d’Europa sono un patrimonio consolidato del MFE: la riforma federale del bilancio europeo con la creazione di una capacità fiscale autonoma dell’UE, l’abolizione del diritto di veto, il conferimento alla Commissione europea di nuove competenze (a partire da quelle in materia di politica estera e difesa) e la sua riforma in un governo politico coordinato con gli Stati membri ma da essi indipendente, responsabile di fronte al Parlamento europeo e al Consiglio e in grado di far valere gli interessi di tutti gli europei e farsi carico di quelli più generali.

Nel corso della Campagna, tuttavia, sarà importante anche saper sfruttare i singoli temi, per evidenziare come la frammentazione politica sia alla base dei ritardi e delle inefficienze (in merito al Mercato unico dei capitali, all’unione dell’energia, alla sovranità digitale, ecc.), e quindi come il mantenimento della sovranità nazionale in politiche cruciali sia alla radice del declino che viviamo. Così come è cruciale riuscire a delineare un progetto complessivo per il futuro reso possibile dal completamento dell’unità federale dell’Europa. È questo l’antidoto al nazionalismo che punta invece sulle paure e sull’insicurezza. L’Europa federale serve a tutelare interessi e valori nel mondo che costituiscono beni pubblici non solo per gli europei, ma per tutti i popoli, a partire dalla pace e dalla sostenibilità ambientale.

Gli strumenti della campagna

Gli strumenti della campagna devono porsi l’obiettivo di permettere al centro nazionale e alle sezioni di lavorare per costruire un’alleanza e una rete con le forze della società e per mobilitare le istituzioni, dai consigli regionali e comunali alle associazioni degli enti locali. A livello nazionale rientrano in questo quadro anche il rapporto con il Gruppo Spinelli e il rilancio dell’Intergruppo nel Parlamento italiano.

Di seguito gli strumenti in programma.

100 sindaci per gli Stati Uniti d'Europa

Compito delle nostre sezioni è raccogliere entro i mesi di aprile-maggio del prossimo anno il maggior numero possibile di adesioni di sindaci all'appello.

Materiale Word scaricabile

Le linee guida per questa azione sono raccolte in una scheda consultabile cliccando qui.
E' anche disponibile un mini-sito da utilizzare per pubblicizzare questa azione e condividere sia all'interno del Movimento che con altri amici le indicazioni per la raccolta delle adesioni. Questo è l'indirizzo da condividere: https://appello-sindaci.my.canva.site/

L'elenco dei sindaci che hanno aderito sarà pubblicato su questo sito e disponibile a questo indirizzo (da definire).

Appello degli Enti locali e Comitati cittadini

Le nostre sezioni hanno fatto un enorme lavoro, innanzitutto con gli Enti locali, facendo approvare dai Consigli comunali un grandissimo numero di Appelli in questi ultimi anni, a partire dalla Conferenza sul futuro dell’Europa.
Il testo dell’Appello per gli enti locali dovrà saper bilanciare la continuità con i risultati già ottenuti e il loro rafforzamento nel nuovo quadro.

Allo stesso modo le sezioni del MFE hanno creato eventi a livello cittadino, lavorando con tutte le forze locali (forze politiche, di categoria, associazioni, società civile in senso ampio). Dove possibile, le forze locali saranno invitate a partecipare come Comitato cittadino ad un evento durante il quale sarà discusso e sottoscritto un documento da diffondere localmente e condividere a livello nazionale.

Materiale Word scaricabile

Azioni pubbliche

Riproporre la presenza in piazza dei federalisti, in una fase in cui la visibilità del Manifesto di Ventotene e il dibattito sull’Europa federale, potrebbe avere maggior successo. Potrebbe essere collegata anche a letture pubbliche di estratti del Manifesto di Ventotene, come già accaduto di recente.

Eventi

Nel quadro della Campagna si potranno organizzare eventi sui singoli temi, rivolti a interlocutori rilevanti nel mondo delle istituzioni, della politica, dell’economia, della cultura e della società civile, individuati a livello nazionale ed europeo, con cui instaurare una rete di rapporti da sfruttare anche successivamente, attraverso azioni mirate, tempestive, volte a sfruttare l’evoluzione della situazione politica ed economica in modo da motivarli ad agire a favore delle proposte federalista, riproponendo il principio “dell’entrata e dell’uscita”, adattato al XXI secolo.

Degli eventi verrà data notizia nella home-page di questo sito.

L’azione sui partiti

L’azione strutturale a livello nazionale si concretizzerà attraverso il rilancio dell’Intergruppo e i rapporti diretti con la dirigenza dei partiti.

Mentre procede il lavoro per dare nuova forma all’intergruppo, si cercherà di organizzare incontri iniziali con le leadership dei partiti italiani, a partire da quelli di governo, per illustrare le posizioni e le proposte del MFE e a cercare di impegnarli maggiormente nella battaglia federalista, anche proponendo loro di invitare i loro parlamentari ad aderire all’Intergruppo e i loro parlamentari europei ad aderire al Gruppo Spinelli. A tal fine si cercherà di far uscire un Comunicato stampa congiunto e, ove possibile, di individuare un tema di interesse comune su cui organizzare un evento congiunto con la partecipazione dei parlamentari europei e nazionali di quel partito.

A livello regionale, è importante che l'azione sui partiti conduca a risultati concreti; in particolare, dove possibile, si lavorerà alla costituzione di un intergruppo all'interno del Consiglio regionale.

Modello di lettera per l'intergruppo regionale →

I Quaderni della Campagna

Il lavoro delle sezioni e dei militanti sarà aiutato anche dalla disponibilità di documenti ampi (I Quaderni della Campagna), che aiuteranno ad argomentare su temi strategici - come la difesa e il bilancio – e su temi che possono aiutare nel corso della Campagna, come sulle prospettive relative al ruolo nel mondo di un’Europa che si fa federale. I Quaderni saranno realizzati mediante Gruppi di lavoro, coordinati da militanti individuati nel quadro dell’Ufficio di Segreteria, ma aperti ai contributi di militanti competenti e di esperti esterni, in modo che la loro elaborazione costituisca anche un momento di dibattito e formazione collettiva.

Al momento sono disponibili i seguenti:

Altri quaderni della Campagna, realizzati a partire dalla nostra azione nella Conferenza sul futuro dell'Europa, sono disponibili cliccando qui.

Sulla base delle urgenze del momento, nel quadro dell’Ufficio di segreteria si potrà decidere di predisporne altri, anche riprendendo il modello delle note inaugurate con il documento sulla sovranità digitale.

I quaderni potranno essere utilizzati in molti modi. Anche organizzando dibattiti su di essi con interlocutori rilevanti, nel contesto della politica, della società civile, dell’accademia, nell’ottica di rafforzare l’interlocuzione con la classe dirigente politica, economica e culturale.

 

  


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